mercoledì 30 ottobre 2013

Castagna Bike

Domenica 13 ottobre ho partecipato con alcuni amici alla decima edizione della Castagna Bike a Villafranca Lunigiana.
Quel giorno, doveva esserci l'esordio con il nuovo mezzo che abbiamo acquistato, una jeep a 7 posti con carrello porta bici.
 

Dopo pochi chilometri il motore ha iniziato a fare i capricci, costringendoci a tornare indietro per prendere le macchine.
La partenza era alle 9.30 ma ma il disguido meccanico ci ha ritardato e siamo riusciti a partire dopo le dieci.
Questo ci ha un pò influenzato e abbiamo percorso i primi km velocemente, non godendoceli appieno nel tentativo di recuperare il gruppone di 800 partecipanti, famiglie con bambini, gruppi di amici e biker più performanti.
Tre i percorsi con diverse difficoltà, noi fiduciosi e seppur in ritardo abbiamo scelto quello più impegnativo di 40 chilometri


La prima parte facile e pianeggiante lungo il fiume Magra ti consente di goderti il paesaggio. Si attraversano alcuni piccoli, deliziosi borghi del comune di Filattiera, come Ponticello e Caprio


Ponticello

e poi iniziano i dolori con la salita.

Grande Pino

lo sterrato diventa subito impervio, non mi vergogno a dire che, spesso, sono sceso dalla bici e ho spinto.
Il ristoro al ventesimo chilometro mi è sembrato un miraggio, ma la salita non è ancora finita, un paio di km di strada sterrata e poi, finalmente, comincia una lunga discesa di 9 km con un lungo tratto di single trek nel bosco, molto divertente. Io ero piuttosto stanco e non l'ho apprezzato appieno.
Si ritorna in fondo valle, il circuito prevedeva un'altro salitone di due chilometri che saggiamente decidiamo di evitare dirigendoci direttamente all'arrivo.
In totale abbiamo percorso 34 km, ed è stata una bella sfaticata.

 
ma quando arrivi al ristoro sei veramente soddisfatto, il buffett ottimo con le immancabili castagne.
Ti rilassi, mangi, ti riprendi, saluti un compagno di viaggio occasionale con il quale ai condiviso gli sbuffi su quella maledetta salita che sembrava non finire mai.
E la prima considerazione che si fà, con i piedi sotto il tavolo "l'anno prossimo ci torniamo" "magari un pò più preparati " aggiungo io.
Impeccabile l'organizzazione a cui faccio i complimenti, insomma una bella giornata in un ambiente diverso e stimolante.
La Lunigiana è terra affascinante, ricca di testimonianze storiche .........borghi, castelli, pievi lungo la Via Francigena
Per maggiori informazioni www.turismoinlunigiana.it

venerdì 9 agosto 2013

Festival Massimo Amfiteatrof "MIlano '808 Ensemble" #Liguriaevents

Il titolo della serata era "Arie, Fantasie e Parafrasi", il maestro Giorgio Mezzanotte, curatore artistico del festival,  nell'introdurla ha utilizzato l'aggettivo articolata, mai definizione è stata più calzante.
Tema centrale Giuseppe Verdi, doveroso omaggio all'artista nel bicentenario della sua nascita.

Giovanna Polacco, fondatrice della Milano '808 Ensemble, ha spiegato l'intento degli organizzatori:creare un'atmosfera "da salotto" intorno alla figura e alla musica del grande compositore.



Luisa Morandini   ha introdotto il tema della musica e della lirica nel cinema raccontando come grandi registi quali Visconti in "Senso"e Fellini nella "E la nave va" hanno utilizzato le melodie verdiane. Abbiamo rivisto con piacere brevi spezzoni di grandi film quali" Fitzcarraldo" di Herzog, tutti con il comune denominatore rappresentato dall'opera di Giuseppe Verdi.

La serata è scivolata via piacevolmente fra arie di Donizetti, Rossini, Respighi.


giardini di Villa Agnelli

Da un salotto ideale ad un salotto reale e regale: gli splendidi giardini di villa Agnelli.
Una sorta di palcoscenico naturale, circondato da maestosi pini marittimi.
In una suggestiva atmosfera, 300 persone hanno assistito ed applaudito alla straordinaria performance.

I musicisti della Milano '808 Ensemble:

Carlotta Vichi, mezzosoprano
Giovanna Polacco, violino
Luca Paccagnella, violoncello
Orazio Morandini, pianoforte
Luisa Morandini, recitante


martedì 30 aprile 2013

itinerario MTB Levanto Colletto Bardellone San Bartolomeo Levanto

Prima uscita seria in mountain bike di quest'anno.
Distanza km 20, aumento di quota  825 m.
Lo definirei un percorso "all mountain" non troppo impegnativo


percorso
 
altimetria
 


Partenza da Levanto, SS332 direzione Genova, i soliti km in salita su asfalto, questa volta 7.
Sempe diritti, dopo il bivio di Montaretto giriamo a destra seguendo le indicazioni per l'hotel La Rossola, la strada si trasforma subito in uno sterrato, al bivio seguente andiamo dritto, la strada si stringe ed inizia un single trek.
Arriviamo ad un trivio, diritto si ridescende a Levanto, a destra si sale sul Monte Rossola, noi prendiamo a sinistra il sentiero 19  saliamo per qualche centinaio di metri sino ad arrivare in localita' Colletto"











Loc. Colletto


prendiamo a destra seguendo le indicazioni per Foce di Bardellone.

Questa prima parte la possiamo considerare cross country, in qualche punto bisogna spingere, nella parte più alta il sentiero si stringe, fare attenzione,  il paesaggio muta, dalla pineta passiamo ad un bosco di lecci e poi a terrazzamenti una volta coltivati e ora purtroppo abbandonati


Il sentiero finisce in uno sterrato che prendiamo a destra seguendo sempre Foce di Bardellone.
Qui abbiamo la possibilità di riempire le borracce, c'è una grossa cisterna di acqua potabile come da foto

Foce di Lavaggiorosso


Una bella salita e poi un lunga discesa sterrata ci porta a Foce di Dosso

Tutta questa zona e' denominata "Bardellone", una lunga strada asfaltata a bassissimo traffico, percorre tutta la dorsale alta della vallata di Levanto da ponente ad oriente.

Noi ne' percorriamo circa 4,5 km sino a Foce di Ridarolo e qui comincia la discesa.
Prendiamo lo sterrato a destra che subito diventa sentiero.
l'inconveniente è sempre dietro l'angolo ma Francesco in pochi minuti ha cambiato la camera d'aria 


Una mulattiera piuttosto tecnica, lunga e molto divertente  ci porta a San Bartolomeo.
Oggi era bagnato ed era facile scivolare


San Bartolomeo

 
Arrivati sulla strada con la chiesetta alla nostra sinistra prendiamo il sentiero a destra che ci porta a "Le Ghiare"


Cartello a San Bartolomeo
 
Non molto lungo ma abbastanza tecnico, con una parte molto bella che passa tra gli ulivi.
La prima parte è larga, si scende velocemente, si tende perciò a saltare l'attacco del sentiero a destra, poco male la parte larga finisce subito dopo e con un breve dietrofront si riprende  il sentiero.
Giunti sulla strada asfaltara si torna a Levanto.
Scrivetemi se volete la traccia gps
 
 
 

giovedì 18 aprile 2013

L'anello del Monte Rossola: Levanto - M.te Rossola - Bonassola - Levanto


Tempo: h. 4 ca.
Dislivello max. m. 563 s.l.m.
Difficoltà: E-  discesa EE


La giornata si presentava malaccio, una pioggerellina fitta ed invadente si infiltrava nei nostri cappucci ma io sono una tosta e  il mio compagno di escursione è un ottima guida, ergo ci siamo incamminati su per i “ Rocconi”. A proposito questo è il nome volgare del Monte Rossola m. 563 s.l.m.
Si parte dalla salita a gradoni che da Corso Roma sale al piazzale della Chiesa della SS. Annunziata, ai Frati tanto per capirci. Segnavia bianco e rosso n° 19, è dipinto su entrambi i lati.

Ci imettiamo quindi sulla provinciale, è una strada trafficata, anche da camion, prestate attenzione nell’attraversarla. In pochi minuti raggiungiamo l’attacco del sentiero sulla destra, non è molto visibile, si nasconde dietro un cartello stradale.
partenza sentiero 19 da Strada Provinciale 64
Iniziamo a salire seguendo le ampie curve che solcano la “Costa delle streghe”.  Qui regnava una grandiosa pineta ma purtroppo più di 10 anni fà questa zona fu teatro di un devastante incendio. Ora la vegetazione sta riaffiorando, vediamo i giovani pini, l’euphorbia, l'erica, il timo.

Erica

Non è trascorsa neppure un’ora ed eccoci sul Monte delle Streghe m.288 s.l.m., lo aggiriamo e ci ritroviamo nell’ampio spazio della “Crocetta”. Se sentite ululare non spaventatevi, state passando accanto ad un canile, noi ci siamo tenuti a debita distanza e abbiamo proseguito impavidi. Il sentiero prosegue in lieve rialzo alla nostra sinistra, è ben segnalato. Siamo nel cuore delle ex cave e camminiamo calpestando tocchetti di marmo rosso.
Cava marmo rosso in disuso

il “rosso di Levanto” minerale di pregio e un tempo molto ricercato. Pensate è persino a San Pietroburgo!
Il terreno è un po’ dissestato ma non presenta difficoltà di sorta, camminiamo quasi seguendo una curva di livello.
Qua e là ritroviamo le tracce di quello che fu, questa grande parete ad esempio, osservandola bene si notano ancora i segni lasciati dagli attrezzi dei minatori e il laghetto che si è formato sotto ha un suo glamour!
Boris è un esperto in geologia e  ad ogni passo raccoglie un pezzetto e  mi parla di orogenesi!
Stiamo seguendo  l’indicazione “Colletto”  in basso si profilano le case di Lavaggiorosso.
 Il sentiero prosegue in leggera salita è un po’ impantanato ma procediamo agevolmente.
Tra poco incontreremo le travi  di legno poste dai bikers, a questo proposito questo è un punto di possibile incontro con i molti amanti della mountain bike, un pò di rispetto reciproco e il problema si risolve facilmente.
Abbandoniamo il sentiero principale e giriamo a sinistra verso la cima 
Siamo ormai in cresta e il panorama si apre a sud-ovest verso le 5 Terre. Si vede anche il nostro amico “Focone” che tanto ha fatto penare gli impavidi volontari del CAI!

Levanto dalla Rossola con il Monte Focone sullo sfondo


La stagione è ancora indietro ma qui tra poco sarà tutto un tripudio di colori e di profumi. Finalmente giungiamo in vetta! E piove ancora! Siamo ormai sull'altro versante inizia il sentiero recuperato poche settimane fa dai soliti volenterosi volontari del CAI…che se non lo fanno loro non lo fa nessun altro......

Volontari al lavoro sul sentiero, sullo sfondo Bonassola



E ora giù a capofitto tra le eriche. Questo tratto  può presentare qualche difficoltà per  la sua ripidità, per questo lo consigliamo ad escursionisti  non alle prime armi. Tassativo l’uso dei bastoncini e di scarponcini da trekking.
In lontananza si scorgono Punta Baffe, il promontorio di Portofino e proprio sotto di noi la strada provinciale  sulla quale atterreremo dopo un ultimo balzo.

Riviera Ligure di Levante

Ora però dobbiamo tornare a Levanto. Giunti alle case di Scernio ci sono diverse possibilità: sentiero diretto da Scernio a sinistra direzione Levanto, a destra direzione Bonassola. Noi scegliamo la strada più lunga: Scernio-Costella- S. Giorgio_ Bonassola- gallerie – Levanto.

Bello! Siamo degli inzuppati contenti pronti per un caffè bollente che alla fine-ora che ci penso -  non abbiamo avuto il tempo di gustare!
Testi Francesca Cane, le foto sono state prese in momenti diversi

martedì 26 marzo 2013

Case "Lovara" sul promontorio del Mesco

Il FAI, Fondo Ambiente Italiano, ha ricevuto in donazione due anni fà, una grande proprietà sul promontorio del Mesco, tra Levanto e Monterosso.


Si tratta di quarantacinque ettari di terreno con una casa principale e due fabbricati più piccoli
Un paesaggio grandioso, ampi scorci a picco sul mare, aree boschive, macchia mediterranea e alcune parti una volta coltivate a uliveto e vigneto.

Alcuni giorni fà, giovedì 21 marzo,  abbiamo accompagnato una folta delegazione di autorità sul posto, dove è stata firmata una dichiarazione di intenti tra Regione Liguria, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Comune di Levanto, Comune di Monterosso al Mare e FAI per il recupero di “Case Lovara”, a Punta Mesco (SP), nella foto sopra  Marco Magnifico, vicepresidente del FAI, Claudio Burlando, governatore ligure.
                                        qui anche con il Sindaco di Levanto Maurizio Moggia.

Un giorno importante che testimonia l'interesse per questo luogo dalla notevole valenza storica, culturale e paesaggistica: “Case Lovara” si trova  nel Parco Nazionale delle Cinque Terre e ha urgente bisogno di interventi di riqualificazione, per le aree naturali, gli ambiti agricoli abbandonati e gli edifici presenti.
Una prima parte di lavoro è già iniziata, si tratta soprattutto di taglio e pulizia di rovi e arbusti cresciuti liberamente dopo decenni di abbandono. I numerosi escursionisti che percorrono questo sentiero potranno vedere la casa, prima quasi coperta dai rovi
Questo luogo, dai caratteristici terrazzamenti, che lo rendono uno dei più caratteristici e affascinanti paesaggi della Liguria, è stato individuato dai firmatari della dichiarazione di intenti come sito pilota per il recupero di un insediamento agricolo rurale all'interno di un'area SIC, per valutare le interazioni e gli impatti delle attività agricole e rurali sull'ambiente naturale e sulla biodiversità. “Case Lovare” risulta, infatti, particolarmente significativo per lo studio delle problematiche paesistico-ambientali dell'area e quindi le ricerche e valutazioni ad esso riferite potranno certamente essere utili anche per altre realtà simili del Parco.
Per raggiungere questo obiettivo il FAI ha stipulato due importanti convenzioni, con l'Università di Firenze e con l'Università di Genova.

                       Naturalmente il tutto è finito con una buona tavola di prodotti tipici e vino bianco

Per qualcuno, non troppo abituato, è stata dura giungere a destinazione, in fondo sono sempre un paio d'ore di cammino, ma i fantastici panorami hanno attenuato la fatica


Ecco uno scorcio mozzafiato, proprio sotto il sentiero.


Non è mancato un pò di spettacolo, con l'arrivo dell'elicottero; unico mezzo utilizzabile per il trasporto dei materiali.
Il primo passo è stato compiuto, adesso speriamo nei successivi e soprattutto auguriamoci che la solita burocrazia italiana non compliche troppo le cose.



venerdì 8 marzo 2013

Mountain Bike path



Here's a nice bike ride.
Pian Pontasco-Bardellone-Colle di Gritta-Levanto .
 
 
I did leave the path from Pian Pontasco, but really you have to get there.
Are approximately 10 km of paved road uphill, soon we will be equipped with a minibus to get there but for the moment we must pedal.
From Pian Puntasco at an elevation of 650 m. above sea level, start the fun descent, well prepared by the guys of Levanto Freeride (congratulations to them), jumps, parabolic curves really adrenalinic.

The downhill is about 2.5 km and then turn left and ride at high altitudes for about two km in splendid panoramas of the Valley of Levanto between holm, oak and pinetree.
After a downhill dirt road we arrive at Foce di Dosso, here begins the paved road that lasts approximately 7 km.

We pass from one side of the valley to the other untill see Monterosso.We take the CAI path no. 1 downhill, a journey of about one and a half km, very nice in the woods that leads to Colle di Gritta, then take another path, passing through Fontona brings us Levanto.
Distance km 20. Paved road 8 km
The remainder dirt roads and trails.
Next time rather than descend in Levanto, we'll continue on the trail 1 high that will take us over the
Cinque Terre




mercoledì 6 marzo 2013

Monte Rossola

Riprendo il penultimo post "nuovo percorso Monte Rossola" di qualche settimana fà.
Domenica 6 marzo, armati di decespugliatori, motosega e roncole siamo tornati sul sentiero.
Non mi piace autoincensarmi, ma devo dire che abbiamo fatto davvero un buon lavoro.
 
 
Adesso il sentiero è pulito e segnalato sino alla strada provinciale 42. A questo punto dovremo solo ripercorrerlo da escursionisti per rilevare la traccia gps e poter così pubblicare l'itinerario completo, con tutte le informazioni del caso. Per chi volesse percorrerlo da subito, bisogna tenere conto che l'ultima parte prima arrivare sulla strada è piuttosto ripida, sarà segnalato sulle mappe con l'indicazione "per escursionisti esperti"
Quindi mi raccomando, niente scarpe da tennis, ma buoni scarponcini da trekking
Vi lascio con qualche immagine della spettacolare vista che si gode dalla cima del monte Rossola scendendo verso Bonassola
il golfo di Bonassola
 
vista spettacolare
un pò di riposo

il golfo di Levanto
Riviera ligure di Levante
 

mercoledì 20 febbraio 2013

Escursione Levanto, Monte Rossola, Lavaggiorosso, Levanto

Strada panoramica
Gran bella giornata, domenica scorsa. L'escursione organizzata dalla locale sottosezione del CAI, ha visto oltre 50 partecipanti. L'appuntamento e' alle 10.30 dall'ufficio turistico sulla passeggiata a mare di Levanto. Partiamo in direzione Bonassola e dopo aver percorso la passeggiata a mare, prima di entrare in galleria saliamo a destra sino ad arrivare alla strada provinciale che attraversiamo per prendere quella che noi chiamiamo "strada panoramica"

Si tratta della strada, una volta carrabile, che veniva utilizzata per trasportare il marmo rosso dalle cave della zona. La strada e' un po' dissestata dalle pioggie e dalla totale mancanza di manutenzione, pero' si gode uno splendido panorama sulla valle di Levanto e il mare. Un'altra possibilita' e' percorrere la strada provinciale per un centinaio di metri in salita e prendere a destra il sentiero 19. Si arriva nel medesimo punto, da due versanti diversi. Puo' essere una buona idea per un percorso breve ad anello. Arrivati al "Pattinaggio" proseguiamo sul sentiero 19, ci fermiamo alla cava di marmo e Roberto ci rende partecipi del suo sapere sulla geologia della zona, molto apprezzato


 
Roberto Moretti impegnato  spiegare la geologia

Arrivati al Colletto il gruppo si divide in due parti, qualcuno sale in cima al monte e gli altri si dirigono verso Lavaggiorosso, ci ricongiungeremo più tardi.
meritato riposo
dalla cima del monte si gode una vista straordinaria
Osteria Zita Lavaggiorosso
Il sentiero e' in buone condizioni, solo nell'ultima parte, la neve dei giorni scorsi ha abbattuto alcune piante di ulivo, che sono crollate sul passaggio. La nostra meta e' la trattoria Zita a Lavaggiorosso. Ci sediamo, ordiniamo ravioli e coniglio e un po' di vino naturalmente. Ottimo pranzo per venti euro.
Nel frattempo il resto del gruppo, piuttosto bagnato, ci raggiunge e riprendiamo la strada.
Incrociamo un vecchio mulino alla nostra destra e attraversiamo i piccoli borghi di Lizza e Fossato, arriviamo nel fondo valle di Levanto, alle spalle della ferrovia. Giunti a Levanto, ci atteniamo al programma dell'escursione, che prevede un giro guidato del centro storico levantese.
Dall'anno scorso il Consorzio turistico Occhio Blu organizza questo tipo di percorsi, quindi siamo abbastanza preparati e facciamo la nostra bella figura.

lunedì 11 febbraio 2013

nuovo percorso sul Monte Rossola

Domenica scorsa mia prima uscita del 2013 con il gruppo volontari CAI di Levanto. Siamo stati in cima al Monte Rossola, con Olivia, Claudio e Roberto.
Abbiamo intenzione di creare un percorso ad anello che salga da Levanto al Monte Rossola attraverso il sentiero 19,
e scenda dal versante di Bonassola
Siamo appunto andati in ricognizione, sempre comunque attrezzati per l'ordinaria manutenzione
Dalla cima del monte, cominciamo a scendere attraverso una traccia di sentiero, che a volte ci lascia dubbiosi sulla direzione da prendere. La parte più in alto non presenta particolari problemi con la bassa vegetazione, man mano che si scende aumenta la vegetazione e l'erica la fa da padrone. Abbiamo cominciato a tagliare arbusti, rovi e qualche pino caduto, ma il lavoro da fare è ancora molto. Saranno necessarie ancora un paio di uscite con il decespugliatore. L'ultima parte del sentiero è molto ripida, sarà necessario segnalarlo adeguatamente Il sentiero non è ancora percorribile Vi terrò aggiornati sullo stato dell'arte