Tempo: h. 4 ca.
Dislivello max. m. 563 s.l.m.Difficoltà: E- discesa EE
La giornata si presentava malaccio, una pioggerellina fitta
ed invadente si infiltrava nei nostri cappucci ma io sono una tosta e il mio compagno di escursione è un ottima
guida, ergo ci siamo incamminati su per i “ Rocconi”. A proposito questo è il
nome volgare del Monte Rossola m. 563 s.l.m.
Si parte dalla salita a gradoni che da Corso Roma sale al piazzale della
Chiesa della SS. Annunziata, ai Frati tanto per capirci. Segnavia bianco e
rosso n° 19, è dipinto su entrambi i lati.
Ci imettiamo quindi sulla provinciale, è una strada
trafficata, anche da camion, prestate attenzione nell’attraversarla. In pochi minuti
raggiungiamo l’attacco del sentiero sulla destra, non è molto visibile, si
nasconde dietro un cartello stradale.
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| partenza sentiero 19 da Strada Provinciale 64 |
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| Erica |
Non è trascorsa neppure un’ora ed eccoci sul Monte delle Streghe m.288 s.l.m., lo aggiriamo e ci ritroviamo nell’ampio spazio della “Crocetta”. Se sentite ululare non spaventatevi, state passando accanto ad un canile, noi ci siamo tenuti a debita distanza e abbiamo proseguito impavidi. Il sentiero prosegue in lieve rialzo alla nostra sinistra, è ben segnalato. Siamo nel cuore delle ex cave e camminiamo calpestando tocchetti di marmo rosso.
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| Cava marmo rosso in disuso |
il “rosso di Levanto” minerale di pregio e un tempo molto ricercato. Pensate è persino a San Pietroburgo!
Il terreno è un po’ dissestato ma non presenta difficoltà di sorta, camminiamo quasi seguendo una curva di livello.
Qua e là ritroviamo le tracce di quello che fu, questa grande parete ad esempio, osservandola bene si notano ancora i segni lasciati dagli attrezzi dei minatori e il laghetto che si è formato sotto ha un suo glamour!
Boris è un esperto in geologia e ad ogni passo raccoglie un pezzetto e mi parla di orogenesi!
Stiamo seguendo l’indicazione “Colletto” in basso si profilano le case di Lavaggiorosso.
Il sentiero prosegue in leggera salita è un po’ impantanato ma procediamo agevolmente.
Tra poco incontreremo le travi di legno poste dai bikers, a questo proposito questo è un punto di possibile incontro con i molti amanti della mountain bike, un pò di rispetto reciproco e il problema si risolve facilmente.
Abbandoniamo il sentiero principale e giriamo a sinistra verso la cima
Siamo ormai in cresta e il panorama si apre a sud-ovest verso le 5 Terre. Si vede anche il nostro amico “Focone” che tanto ha fatto penare gli impavidi volontari del CAI!
| Levanto dalla Rossola con il Monte Focone sullo sfondo |
La stagione è ancora indietro ma qui tra poco sarà tutto un tripudio di colori e di profumi. Finalmente giungiamo in vetta! E piove ancora! Siamo ormai sull'altro versante inizia il sentiero recuperato poche settimane fa dai soliti volenterosi volontari del CAI…che se non lo fanno loro non lo fa nessun altro......
| Volontari al lavoro sul sentiero, sullo sfondo Bonassola |
In lontananza si scorgono Punta Baffe, il promontorio di Portofino e proprio sotto di noi la strada provinciale sulla quale atterreremo dopo un ultimo balzo.
| Riviera Ligure di Levante |
Ora però dobbiamo tornare a Levanto. Giunti alle case di
Scernio ci sono diverse possibilità: sentiero diretto da Scernio a sinistra
direzione Levanto, a destra direzione Bonassola. Noi scegliamo la strada più
lunga: Scernio-Costella- S. Giorgio_ Bonassola- gallerie – Levanto.
Bello! Siamo degli inzuppati contenti pronti per un caffè
bollente che alla fine-ora che ci penso -
non abbiamo avuto il tempo di gustare!
Testi Francesca Cane, le foto sono state prese in momenti diversi







Albergatore di professione, blogger principiante e biker sovrappeso.
Mi piace condividere la conoscenza del nostro territorio.
Da anni mi occupo di turismo e accoglienza
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